Principessa
Vi presentiamo Princess, arrivata in Italia nel 1999 dalla Nigeria. Ingannata dai suoi trafficanti, è stata costretta allo sfruttamento sessuale e alla tratta. Nel 2000 ha denunciato i suoi persecutori e ha co-fondato una ONG anti-tratta. Con un'esperienza ventennale nel settore, è un punto di riferimento per la protezione delle donne sopravvissute alla tratta.
IL CORAGGIO DELLA RESILIENZA
Nel 2000 le strade erano pericolose.
Sono stata ingannata, persa in un paese sconosciuto e sfruttata nel mio corpo, ma non mi sono arresa.
Ho avuto il coraggio di denunciare la mia madame alla giustizia italiana.
Sono finito in tribunale, e mi sono trovato davanti a lei, con un giudice. Ho raccontato loro tutto, e lei ha ricevuto la punizione che meritava.
La lotta per la giustizia
Da allora ho continuato a lottare per ottenere giustizia. Ho fondato un'organizzazione no-profit chiamata PIAM Onlus con le ragazze che condividevano la mia esperienza. Eravamo un gruppo unito e abbiamo ricevuto persone straordinarie. Siamo ancora lì, a lottare. La nostra organizzazione è impegnata in diversi progetti, tutti volti ad aiutare le donne sopravvissute alla tratta a intraprendere un nuovo percorso di vita. Il mio ruolo è principalmente quello di mediazione culturale e sono la responsabile dell'unità di strada, quella che si occupa di raggiungere le donne che camminano per strada.
Con PIAM onlus, progettiamo percorsi educativi per donne e i loro figli in Nigeria. Inviamo le donne a corsi di formazione professionale affinché possano apprendere un mestiere. Insistiamo sulla loro professionalizzazione e formazione professionale, che cerchiamo di potenziare con partnership locali. Se le madri riescono a portare il pane in tavola, anche i loro figli potranno andare a scuola. Questo è il nostro obiettivo finale: aiutarle a costruirsi una vita nel loro Paese.
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